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CREA: COMUNICATO incontro sindacale CREA 23/1/2023

 

Nell’incontro di ieri, il DG ha dato informazioni sulle stabilizzazioni 2022 e sulle assunzioni 2023.

Per le stabilizzazioni previste nel 2022 (e a questo punto slittate al 2023), il CREA ha reso noto il parere scritto della Funzione pubblica, in base al quale la stabilizzazione è possibile solo per il personale che ha maturato l’anzianità prevista esclusivamente tramite assegni di ricerca o contratti a tempo determinato che abbiano avuto come oggetto lo svolgimento di attività di ricerca o tecnologica.  In pratica, quindi, i venti posti disponibili riguarderebbero   i profili di ricercatore e tecnologo sebbene non sia stata esclusa la possibilità per i collaboratori tecnici, nel caso in cui nei contratti sia esplicitata un’attività di ricerca (oppure di supporto alla ricerca). La stabilizzazione avverrà con una procedura concorsuale per titoli e colloquio, i cui criteri saranno definiti dal Consiglio scientifico, come da statuto. Le persone in possesso dei requisiti potrebbero essere circa 45-50.

Per quanto riguarda le procedure assunzionali per il 2023:

  • le selezioni “integrative” art. 15 per Ricercatori e Tecnologi, per le quali il CdA ha deciso lo stanziamento di 500.000€ per correggere le distorsioni nella distribuzione dei posti, saranno attivate quanto prima, una volta che il Consiglio scientifico avrà definito i criteri e il CdA li avrà recepiti;
  • in merito alle selezioni art. 15 bandite nel 2022, il DG ha evidenziato il grosso sforzo fatto dall’amministrazione nel portare a termine nel più breve tempo possibile tutto l’iter, comprensivo dei nuovi inquadramenti e della corresponsione degli arretrati. Per quanto riguarda le quattro selezioni per le quali ancora non è stata pubblicata la graduatoria, il DG ha affermato che non è dipeso dall’Amministrazione ma, in un caso, dalla lentezza della commissione e negli altri tre dalla necessità di sostituire, per ben due volte, il presidente della commissione.

FGU ANPRI dà atto all’Amministrazione di aver compiuto un grosso sforzo per l’espletamento delle procedure che, per la prima volta,  hanno rispettato la cadenza biennale prevista dal CCNL ma, allo stesso tempo, evidenzia la discriminazione e i danni subiti dal personale le cui graduatorie saranno pubblicate nel 2023.  I colleghi che risulteranno vincitori nel 2023, infatti, perderanno un anno di arretrati e un anno di anzianità nel nuovo livello. FGU-ANPRI suggerisce, sulla base dell’esperienza presente, di introdurre alcuni correttivi per evitare le disfunzioni e le discriminazioni riscontrate sia nelle selezioni 2022 sia in quelle 2020, per esempio condizionando l’entità del compenso per i componenti delle commissioni al rispetto della scadenza prevista;

-per le nuove assunzioni, i Centri hanno indicato 21 posizioni per nuovi Ricercatori e Tecnologi; le procedure saranno attivate non appena il Consiglio scientifico avrà dato indicazioni sui criteri.

 

A fine incontro FGU-ANPRI ha posto  la questione dei nuovi buoni pasto Consip Repas, che non possono più essere spesi in una regione differente da quella di emissione, di regola quella della sede di lavoro; questo fatto causa difficoltà ad utilizzarli da parte del personale che ha la sede di lavoro in una regione ma risiede in un’altra. Il DG non ha prospettato soluzioni al riguardo, adducendo il fatto che la fattispecie riguarda non pochi lavoratori, e la questione è molto complessa e richiede un’interazione anche con Repas.

 

 

La delegazione FGU-ANPRI per il CREA

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